LA TECNOLOGIA DI IDROBASE GROUP VIENE SFRUTTATA DALLA GUARDIA COSTIERA COREANA IN MANIERA SORPRENDENTE.
Si potrebbe definire “serendipità applicativa”, ma certo quanto accade in Korea del Sud ha lasciato stupita la stessa casa madre, cioè l’azienda padovana Idrobase Group.
Il merito è della Special Rescue Unit della Polizia di Stato dell’estremo Paese orientale, creata per il soccorso alle navi in avaria ed il salvataggio di persone in mare. Per addestrare il personale ad interventi in condizioni meteorologiche proibitive è stata realizzata, a Busan (principale porto della Penisola), una struttura con 3 piscine coperte dove è possibile ricreare situazioni atmosferiche estreme: nebbia fitta e violento temporale con pioggia battente, accompagnata da fortissime raffiche di vento.A permettere questa simulazione è un atipico utilizzo di macchinari prodotti da Idrobase Group, generalmente destinati all’abbattimento di micropolveri (PM2.5 e PM10) ed alla sanificazione di ambienti, utilizzando tecnologie a microgoccia in alta pressione: si tratta di 8 modelli “sparanebbia” ( 2 “Elefantino” e 6 “Elefante”) che, posizionati sopra ed ai lati delle vasche, riproducono forti piogge sferzate da venti violenti. L’installazione eseguita dal distributore coreano Everdepot, che ha curato anche il quadro comandi, è completata da un macchinario per la formazione delle onde e da una carlinga di elicottero, da cui i componenti della speciale unità di salvataggio si calano in acqua.
A rimanere soddisfatto per quanto visto è lo stesso co-presidente di Idrobase Group, Bruno Ferrarese, accompagnato a visitare l’installazione dal supervisore del “building”, Guy Tae Hwang, durante la prima missione commerciale post pandemia nel lontano Stato asiatico, che ha favorito l’accelerazione delle relazioni commerciali con l’azienda italiana, le cui soluzioni sono considerate strategiche per il miglioramento della salute pubblica.
“E’ una soluzione applicativa nuova – commenta Ferrarese - che ci apre ulteriori opportunità di mercato ora che la crisi climatica sta ovunque accentuando gli eventi meteorologici estremi, obbligando ad aumentare la capacità di resilienza delle comunità; anche l’intervento in emergenza necessita di nuove modalità operative, per cui è necessario aggiornare le tecniche di protezione civile. Per una volta siamo contenti di essere stati anticipati dalla creatività di un altro Paese, mettendo un’innovativa applicazione tecnologica a servizio della tutela di vite umane.”
RASSEGNA STAMPA (in aggiornamento)
Il Gazzettino 21/09/2021 (estratto)