La demolizione del capannone reso inagibile dall’incendio del 10 Luglio scorso è stata trasformata in un test probante per le più moderne tecnologie nell’abbattimento delle polveri PM2.5 e PM10 in ambiente industriale. Tecnologie da cui è recentemente nata la rete d’impresa “Safebreath.net” con la piemontese Sibilia e la trevigiana MVT – Mion Ventoltermica.
L’ opera del mezzo speciale per l’abbattimento della costruzione sinistrata è in questi giorni accompagnata dall’azione dei macchinari Idrobase (cannoni sparanebbia, moduli e linee misting, idropulitrici) per l’abbattimento delle polveri al suolo e la pulizia delle superfici.
“In questo modo chiunque può verificare l’efficacia dei nostri sistemi. Trasformare la crisi in opportunità: è questa la sfida, che permea l’azione di Idrobase Group dal 9 Luglio scorso, quando un incendio ha distrutto un magazzino nella sede di Borgoricco, mandando in fumo prodotti in consegna per 1.300.000 euro e danneggiando altre strutture aziendali. Da subito, abbiamo riorganizzato la catena produttiva, riadattando la logistica aziendale e motivando il team, non puntando a ristrutturare l’esistente, ma facendo del sinistro l’occasione per programmare un nuovo futuro” evidenzia il Co-presidente, Bruno Ferrarese.
“Fare di necessità, virtù”: così l’altro Co-presidente, Bruno Gazzignato, presenta la scelta di dotarsi di ben 4 magazzini verticali con oltre 200 “cassetti”, la cui gestione è robotizzata: 3 impianti saranno a servizio della logistica ed uno servirà la produzione.
“E’ un’autentica rivoluzione organizzativa, che ci permetterà di non occupare una superficie di 1924 metri quadrati, destinandola altresì a nuove linee produttive” annuncia Gazzignato.
“La nostra – conclude Ferrarese – è la resilienza dell’ottimismo, che cercheremo di trasmettere anche attraverso il nuovo catalogo, ma che soprattutto ci sta permettendo di chiudere il 2022 con un fatturato di 15 milioni di euro, in linea con quanto realizzato l’anno scorso, nonostante la difficile contingenza economica, la crisi internazionale e le evidenti difficoltà dovute all’incendio.”
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