Arriva dalla sede italiana di Idrobase il primo macchinario esportato in Cina per la sanificazione degli ambienti da virus: lo stabilimento di Ningbo, città di quasi 8 milioni di abitanti nella provincia dello Zhejiang, riapre grazie ad una certificata innovazione italiana che, applicando la tecnologia “state-of-the-art” utilizzata nelle stazioni aerospaziali statunitensi, ha creato un’unità di sanificazione superfici capace di eliminare virus e batteri presenti nell’ambiente.
L’innovativo macchinario non si limita a purificare l’aria che attraversa il catalizzatore: diffonde una fitta rete di molecole (ROS – Reactive Oxygen Species) che sanificano tutte le superfici e l’ambiente. Infatti attraverso una nuova tecnologia (AHMPP) viene prodotta una coltre di ossidanti che, grazie all’azione di luce ed umidità dell’aria, attiva la decomposizione delle sostanze organiche ed inorganiche nocive, preservando solo l’ossigeno e le molecole d’idrogeno. Un fenomeno assolutamente naturale, simile a quanto si verifica durante un temporale, che porta in ambienti lavorativi e domestici un’avanzata foto ossidazione idrata catalitica.
Gli ossidanti prodotti dal sistema AHMPP sono mortali per virus e altri patogeni ma non danneggiano né le persone, né gli animali domestici, in quanto atossici.Tale tecnologia, basata sull’immissione di particelle disgreganti nell’aria, è anche “green”, perché permette un forte risparmio energetico, non utilizzando gli energivori filtri ad alta efficienza.
“Come italiani siamo orgogliosi di poter annunciare di essere i primi ad avere affinato un know-how, che può rivelarsi determinante nel contenere il diffondersi di virus, permettendo un normale ritorno alle quotidiane attività: da quelle lavorative alle domestiche, a quelle scolastiche”, commenta Bruno Ferrarese, Presidente di Idrobase Group. “Il nostro è un tassello di concreta speranza nella lotta mondiale al diffondersi delle malattie, permettendo un facile accesso alle necessità di igiene pubblica e diffusa, evidenziate dalla globalizzazione anche delle malattie.”